La notizia è di qualche giorno fa: Daniele Luttazzi è stato nuovamente censurato, dopo il famoso "editto bulgaro" di Berlusconi del 2002. Il suo nuovo programma, "Decameron", in onda il sabato in seconda serata su La7, è stato sospeso dopo l'ultima (ma non ultima) puntata, in cui il comico emiliano avrebbe offeso Giuliano Ferrara, altro dipendente della tv targata Telecom.
Nella puntata in questione, Luttazzi aveva detto che l'ex presidente del Consiglio "ha avuto il coraggio di dire che lui ,in fondo, era contrario alla guerra in Iraq", dopo quattro anni di conflitto, migliaia di vittime tra i soldati americani e decine di migliaia tra i civili iracheni. "Come si fa a sopportare una cosa del genere?", si era chiesto Luttazzi, spiegando di avere "un proprio sistema": pensare "a Giuliano Ferrara dentro la vasca da bagno con Berlusconi, Dell'Utri, Previti e la Santanchè". Questa battuta ha scatenato le ire di Antonio Campo Dall'Orto, capo del La7, che ha subito ordinato la sospensione del programma.
Per Luttazzi, "cancellare Decameron è grottesco, ed è un danno di immagine per La7, anche perchè Ferrara non ha subito insulti, e tantomeno non ha protestato". Ma tant'è. Il comico, già silurato dalla Rai, si ritrova ancora una volta vittima dei giochi di potere. L'avvento del governo Prodi, un governo di centrosinistra, doveva portare aria fresca anche in tv. Ma con quest'ultima censura, sembra che il tempo non si sia mai fermato, da quel famoso maggio 2002.
Sperare in un cambiamento? E' davvero difficile.
Nella puntata in questione, Luttazzi aveva detto che l'ex presidente del Consiglio "ha avuto il coraggio di dire che lui ,in fondo, era contrario alla guerra in Iraq", dopo quattro anni di conflitto, migliaia di vittime tra i soldati americani e decine di migliaia tra i civili iracheni. "Come si fa a sopportare una cosa del genere?", si era chiesto Luttazzi, spiegando di avere "un proprio sistema": pensare "a Giuliano Ferrara dentro la vasca da bagno con Berlusconi, Dell'Utri, Previti e la Santanchè". Questa battuta ha scatenato le ire di Antonio Campo Dall'Orto, capo del La7, che ha subito ordinato la sospensione del programma.
Per Luttazzi, "cancellare Decameron è grottesco, ed è un danno di immagine per La7, anche perchè Ferrara non ha subito insulti, e tantomeno non ha protestato". Ma tant'è. Il comico, già silurato dalla Rai, si ritrova ancora una volta vittima dei giochi di potere. L'avvento del governo Prodi, un governo di centrosinistra, doveva portare aria fresca anche in tv. Ma con quest'ultima censura, sembra che il tempo non si sia mai fermato, da quel famoso maggio 2002.
Sperare in un cambiamento? E' davvero difficile.
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