Chi utilizza il tasto "mi sento fortunato" nella pagina di ricerca di Google si senta un pò in colpa, perchè fa perdere all'azienda californiana ben 110 milioni di dollari all'anno. Perchè?
Sin dal 1998, data della sua nascita, nella pagina iniziale di Google si trova il tasto "mi sento fortunato", posizionato affianco alla maschera di ricerca. L'utilizzo di questo bottone porta l'utente direttamente alla prima delle pagine che il motore di ricerca ha trovato in base alle parole chiave inserite, senza offrire altri risultati. Una soluzione rapida, certo, ma non redditizia per il suo inventore. Infatti, saltare direttamente al primo link utile comporta che la pagina dei risultati non venga visualizzata, e quindi Google perde la sua percentuale sui clic ai link sponsorizzati venduti a caro prezzo agli inserzionisti. Considerato che circa l'1% degli utenti fa uso di questo tasto, la perdita stimata si traduce, quindi, in qualcosa come 110 milioni di dollari l'anno (Fonte: Google).
Verrebbe da chiedersi: perchè Google non si disfa di tale funzione?
L'azienda fa sapere, tramite il proprio sito, che la presenza del tasto nella pagina iniziale risponde ad un obiettivo ambizioso: quello di fornire agli utenti il risultato che cercano senza costringerli a sceglierlo tra altri più o meno rilevanti. Ma la vera ragione, ed è sempre la compagnia americana a dircelo, è che tale scelta rientra nella filosofia di Google: "mi sento fortunato" si trova nell'homepage per ricordare che la grande G è fatta da persone con propri interessi, e che la società non vuole essere troppo concentrata sui profitti. Insomma, la valenza sociale del servizio è superiore alle perdite di bilancio. Onore a Google.
martedì 27 novembre 2007
Google, un tasto che vale 110 milioni di dollari
Pubblicato da Ermanno alle 14:36
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